Fattoria Lucciano

L’area di Borghetto, nel comune di Civita Castellana, ha svolto per secoli un ruolo strategico di controllo economico e militare del territorio e non a caso il più evidente segno che ancora oggi consente al viaggiatore curioso di trovare l’Azienda, da qualunque direzione arrivi, sono le suggestive rovine del Castello costruito nel XIII secolo per controllare il passaggio delle persone e delle merci sulla strada consolare Flaminia.

Dall’incontro di questa terra piena di memoria con la passione di Ovidio e Paola per l’agricoltura biologica è scaturita, nel 1989, la scelta di convertire l’attività di famiglia. Una passeggiata tra i coltivi consente di osservare uno dei segni inequivocabili dell’agricoltura in equilibrio con l’ambiente: siepi e cespugli spontanei, animali selvatici e moltitudini di fiori multicolori visitati dalle api per raccogliere il nettare.

<< Basta percorrere il bel viale percorso da file di olivi secolari e ordinati noccioli per apprezzare i segni inequivocabili di un’agricoltura in equilibrio con l’ambiente>> (Corriere di Viterbo, 16-04-2009).

Agricoltori e allevatori da almeno quattro generazioni, è stato il padre di Ovidio, nonno Mario, ad iniziare nel 1974 l’attività della Fattoria Lucciano, dedicandosi in particolare al vigneto e ai seminativi, dove inizialmente l’allevamento, il noccioleto e l’oliveto svolgevano un ruolo marginale.

Da allora l’azienda si è diretta, con i tempi lunghi dell’agricoltura saggia, verso l’assetto organizzativo attuale e di cui il 1989, con la conversione all’agricoltura biologica, rappresenta il punto di svolta.

Attualmente nell’azienda, a prevalente indirizzo zootecnico, si allevano 140 bovini di razza Bruna italiana, che trascorrono le giornate senza fretta, nutriti con i prodotti aziendali. Oltre che a pascolo, seminativo e bosco, i 120 ettari complessivi, sono impiegati a noccioleto, oliveto e vigneto.

Gli animali vivono non pressati da ritmi di produzione che li farebbero ammalare e come annotava già nel dicembre del 2000 la giornalista di Alias << Ovidio mi mostra la più anziana delle sue vacche ancora in carriera. Quindici anni. Molte altre hanno superato i dieci anni. Avrebbero smesso di vivere almeno cinque anni prima se avessero avuto la cattiva sorte di finire dove la vita di stalla è più intensa>>.

<>, (“L’informatore zootecnico”, n. 7/1998).

La gestione delle diverse attività agricole produce formaggi (prevalentemente a pasta filata), yogurt, carne bovina, olio extravergine di oliva, nocciole, creme di nocciole e vini. I prodotti sono segnalati nell’inventario dei migliori alimenti d’Italia, Il Buon Paese realizzato dallo Slow Food nel 2010: <>.

Una bontà evidenziata anche dalla guida del Gambero Rosso.

<< …. La loro qualità [carne e formaggi – ndr], come tiene a spiegare Ovidio, non dipende solo dalla razza, la Bruna Alpina, robusta e versatile, e nemmeno dall’abilità del casaro o dalle attrezzature all’avanguardia. Dipende soprattutto dal benessere delle mucche, che a Lucciano fanno una gran bella vita. “Vanno al pascolo tutti i giorni, sono libere di muoversi, mangiare e bere come pare e piace a loro, di dormire nella loro lettiera o sotto le stelle..”>> (“Gambero Rosso”, dicembre 2004 n.155)

I prodotti, tutti provvisti di certificazione biologica, si possono acquistare direttamente in azienda presso il punto vendita, o su prenotazione, con consegna a domicilio.

<> (“La razza bruna italiana” n.3/1997) e la collaborazione con l’Università della Tuscia, che risale al 1992, continua con le periodiche visite tecniche degli studenti impegnati nei corsi di laurea.

La Fattoria Lucciano <<…. Ha partecipato a vari progetti di ricerca, inerenti soprattutto al metodo di produzione biologico e alle innovazioni in campo agricolo e zootecnico, in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, l’Istituto di Nutrizione delle Piante di Roma e l’Istituto sperimentale per la Zootecnia di Roma>>.

E’ quanto si legge nella scheda dell’azienda presente nel “1° Rapporto Nazionale sulle Eccellenze nel Settore Agricolo” del 2008, realizzato dall’Eurispes.

La pubblicazione descrive le 100 aziende (selezionate elaborando dati Istat) che fanno parte dell’eccellenza agroalimentare italiana.

Delle aziende evidenziate 25 sono piccole imprese e tra queste si colloca la Fattoria Lucciano.

Nel Rapporto si evidenzia come <>.

E, il cuore storico – archeologico dell’azienda batte nell’area del Parco del Sarapollo, dove, in un variegato e pregiato ambiente naturale, si stagliano le rovine del Castello di Borghetto.

Nei primi giorni di marzo 2012, la Fattoria Lucciano è stata visitata dal ministro dell’agricoltura Mario Catania <> (“Il Messaggero” -03-2012)

Il desiderio di Paola, Ovidio e dei figli Mario e Daniele, di offrire un’occasione alle persone di ogni età di conoscere la realtà dell’agricoltura prende sempre più forma con la nuova Cantina, l’Agriturismo, i percorsi degustativi.

L’agricoltura biologica rappresenta sempre più un vero e proprio baluardo per la salute di tutto il sistema vita: un organismo aperto e non a compartimenti stagni, in cui le connessioni riguardano tutto, acqua – terra – sole, e tutti, dall’agricoltore al consumatore.