La consegna a domicilio resta l’unica opzione per concedersi qualche “piacere gastronomico”, e nascono iniziative da parte di piattaforme e locali. Alcune ci sono piaciute particolarmente.

Con la chiusura forzata dei ristoranti e le difficoltà a fare la spesa, il delivery è in breve tempo diventato protagonista assoluto del settore enogastronomico (e probabilmente lo resterà in parte anche una volta passata la fase più stringente dell’emergenza). Se tra le imprese della ristorazione tradizionale solo il 5,4% era già in grado, al momento dell’entrata in vigore delle misure restrittive, di fornire un servizio di food delivery, il 10,4% si è attivato per svilupparlo e il 40% dei ristoratori segnala una crescita della domanda, mentre tra i consumatori il 10% di chi prima non lo utilizzava ha iniziato a farlo, decretando il successo – in particolare – della pizza e dei piatti tipici della cucina italiana (dati FIPE).

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